Il curioso viaggio tra i giganti Baobab del Madagascar chiude Sondrio Festival 2015 che si riconferma ricetta vincente

Il curioso viaggio tra i giganti Baobab del Madagascar chiude Sondrio Festival 2015 che si riconferma ricetta vincente

Con 20mila presenze complessive, di cui 18.500 effettive (tra proiezioni, attività divulgative e didattiche) e le restanti coinvolte nelle numerose iniziative collaterali, Sondrio Festival si riconferma ricetta vincente. Anche ieri, nella serata finale di premiazione, il Teatro sociale di Sondrio, nuova casa della Rassegna internazionale dei Documentari sui parchi organizzata da Assomidop, era al completo. "Abbiamo iniziato con la metafora della partenza. Guardandoci indietro abbiamo visto la vecchia nave, la tensostruttura, un luogo di passaggio in cui tutti potevano sbirciare ed entrare, anche solo per un attimo. Quest'anno la nave era nuova e noi abbiamo avuto paura di perdervi. Questa paura ci è passata, ce l'avete fatta passare voi. La nostra nuova nave è più complessa, con più regole, ma voi l'avete capita e siete stati con noi", ha esordito, rivolgendosi al pubblico, Marina Cotelli, assessore all'istruzione e cultura del Comune di Sondrio, nonché presidente di Assomidop (Associazione culturale diretta da Simona Nava, che unisce Comune di Sondrio, Cai, Consorzio Bim, Parco Nazionale dello Stelvio, Parco Regionale delle Orobie Valtellinesi e Camera di Commercio di Sondrio). A precederla sul palco il sindaco Alcide Molteni. "Credo che la natura non debba essere inventata, basta osservarla. Basta sedersi su una panchina e contemplare i colori delle Orobie. Saper guardare il bello, come fa il Festival, rivolgendosi ai ragazzi e alla città", ha commento il primo cittadino, dando il la a una serata carica d'attesa. Attesa per conoscere i vincitori, annunciati da Fabio Panzeri, direttore di Teleunica Sondrio. Ad aggiudicarsi il Primo Premio “Città di Sondrio”: BAOBAB FRA TERRA E MARE del regista francese Cyrille Cornu, sugli imponenti alberi della Regione di Menabe, costa sud-occidentale del Madagascar. Applausi dalla platea hanno accolto questo e gli altri riconoscimenti: il Premio Parco Nazionale dello Stelvio a SULLE TRACCE DEI GHIACCIAI: MISSIONE IN ALASKA di Tommaso Valente e Federico Santini, il Premio “Regione Lombardia” a L’AVANZATA DEGLI ORSI di Axel Gomille, la Menzione speciale a VIVERE CON GLI ELEFANTI della giovane Andrea Pawel, e i Premi speciali della Giuria degli Studenti a EVERGLADES – UNA WILDERNESS D’ACQUA di Zoltan Török, della Giuria del Pubblico (“Achille Berbenni”) a NILO – LE MONTAGNE DELLA LUNA di Harald Pokieser e Clare Dornan e lo Speciale EXPO Milano 2015 al fuori concorso I CUSTODI DELLE PATATE di Anja-Brenda Kindler. A rendere ancor più interessante la premiazione la consegna, da parte del professore Claudio Smiraglia, glaciologo, del catasto dei ghiacciai italiani, fotografia del grande patrimonio delle Alpi. In 50 anni la loro superficie si è ridotta di un terzo, con il "gigante" dei Forni, nel parco dello Stelvio, diventato un nano. Si riconferma, così, la ricetta vincente del Festival, tra riflessione e spettacolo offerto, ieri sera, dal mix di musica e luce del Violino Laser, direttamente dal Regno unito. Conclusione in grande stile di una 29^ edizione che il direttore Simona Nava ha definito "efficace prodotto di una lega, dell'unione delle forze di diversi componenti della "Ciurma"". Ma non è finita, la didattica della Rassegna, che in tutto ha coinvolto 6500 alunni, prosegue, anche in queste settimane, con le proiezioni di documentari nelle varie scuole, punto di partenza per sviluppare l'attività in classe. Si ricorda che, per gli istituti che ne facciano richiesta, i filmati sono disponibili nell'archivio del Festival.
 

Camilla Martina