"AL LUPO AL LUPO!", MA FA DAVVERO COSÌ PAURA?

Nella favola che, almeno una volta, tutti abbiamo sentito, a pagare è proprio il pastorello che lancia il falso allarme "Al lupo al lupo!". Nella realtà, è l'incolpevole lupo la vittima di pregiudizi e false credenze. Non tutti sanno che questo animale teme l'uomo più di ogni altra cosa e difficilmente lo attacca. In Italia, negli ultimi due secoli, non si registrano aggressioni a persone. Il 90% delle sue prede è costituito da fauna selvatica, ma può anche attaccare pecore incustodite. Per ridurre al minimo le perdite, è necessario che gli allevatori si dotino di recinzioni e cani da pastore. Controproducente, invece, la caccia al lupo. Se sottoposti ad attività venatorie, i branchi si sgretolano e i sopravvissuti, dispersi, non essendo in grado di cacciare da soli gli animali selvaggi, finiscono per ripiegare su quelli d'allevamento. Ora che il lupo è tornato a popolare le Alpi, è bene sfatare i miti fuorvianti capaci solo di alimentare antiche paure. Per farlo, Sondrio Festival ha organizzato ieri il convegno “Il ritorno del lupo sulle Alpi tra immaginario e realtà”. Moderati da  Nicola Falcinella, Presidente del comitato scientifico del Festival, sono intervenuti Elisabetta Maria Rossi, funzionaria di Regione Lombardia, Luca Pedrotti, biologo della Provincia di Trento, Filippo Zibordi, naturalista dell’istituto Oicos, Mattia Colombo, ricercatore esperto in biologia, ecologia e gestione del lupo, Alessandro Abba Legnazzi, regista di “Storie di uomini e di lupi”, Giuseppe Festa, autore del libro “La Luna è dei lupi". "Per ora, sulle Alpi lombarde - specifica Rossi- le presenze sono sporadiche, anche se segnalazioni ci arrivano dalle vicine zone di Trento e Bolzano e dalla Svizzera.  Per l'uomo, il lupo non è una minaccia, mentre può esserlo per gli animali da allevamento. Da qui l'importanza della prevenzione degli attacchi. Consigliabile la presenza del pastore, recensioni elettrificate, ricovero notturno degli animali e cani da guardia". L'evento di ieri fa coppia con la Mostra itinerante del progetto Life Wolfalps  TEMPO DI LUPI - STORIA DI UN RITORNO, visitabile fino al 30 novembre, dalle 8.30 alle 19.00, presso le sale di Palazzo Pretorio. Direttamente dal MUSE – Museo delle Scienze di Trento, in collaborazione con Regione Lombardia, il percorso espositivo racconta questo affascinante mammifero attraverso sei diversi punti di vista, emozionali e soggettivi. Nata nell’ambito di Life Wolfalps, progetto europeo per la conservazione e la gestione del lupo sulle Alpi, consta di corner interattivi, reperti storici e attuali per scoprire, superando credenze e superstizioni, il mistero di un animale che, al tempo stesso, incarna un immaginario di morte, di conoscenza e di ardore.
Nella giornata di ieri, si è svolta anche la PREMIAZIONE del XI CONCORSO LETTERARIO RENZO SERTOLI SALIS, con la consegna del Premio alla Carriera “Renzo Sertoli Salis”, offerto dalla Fondazione Pro Valtellina a Giancarlo MAJORINO, Premio alla miglior opera di poesia “Grytzko Mascioni”, offerto dalla Fondazione Gruppo Credito Valtellinese a Milo DE ANGELIS per l’opera Incontri e agguati, Premio alla miglior opera di critica letteraria dedicata alla poesia “Camillo De Piaz”, offerto dal Lions Club Sondrio Host a Chiara FENOGLIO per l’opera La divina interferenza. Mentre la sera, prima delle proiezioni, L’ESTATE DELL’ORSO POLARE di Klaus Scheurich, che ha mostrato uno spaccato delle abitudini e dei comportamenti estivi dei grandi predatori nella baia di Hudson, e SAGUARI D’ARIZONA di Yann Sochaczewski, sui segreti dei cactus protagonisti indiscussi del parco americano, il pubblico è stato rapito dalla sand art di  FATMIR MURA, artista internazionale capace di creare una narrazione dinamica ed emozionante. A precedere film ed esibizione, il filmato sul Contratto di fiume dell'alto bacino del fiume Adda, per remare tutti nella stessa direzione, salvaguardando una risorsa importante quale il corso d'acqua che sfocia nel lago di Como, e Cantieri in quota 2016, una delle azioni di del più ampio progetto "+++Più segni positivi" che, in due anni, ha recuperato 90 km di sentieri in 14 comuni dei 22 del distretto di Sondrio, consentendo l'inserimento di 10 persone, tra i 40 e i 60 anni, fuoriuscite dal mercato del lavoro.
Oggi, sabato 12, alle 15.00, verrà proiettato LA VALLE RITROVATA di Erica Liffredo. A seguire, alle 18, sarà presentato il lungometraggio SOLDATINI DI GHIACCIO di Maurizio Gusmeroli e Gianluca Moiser. La sera, salirà sul palco l'ultimo ospite d’eccezione ANDREA PIOVAN, attore-doppiatore veneziano. Voce ufficiale di rete 4, nonché narratore dei  documentari della BBC e di quelli de “La Settima Porta”, il nuovo programma di Alessandro Cecchi Paone, per anni è stato la voce di National Geographic, Discovery Channel, CNN, ESPN, Cartoon  Network,  Boomerang. Il suo timbro conosciuto aprirà la strada agli ultimi due documentari in concorso I PARCHI NAZIONALI AMERICANI - YELLOWSTONE di Oliver Goetzl e IL CLAN DELLE VOLPI di Anne e Erik Lapied.
Domani, invece, nel pomeriggio, alle 18, la proiezione del film vincitore della 64a edizione del Trento Film Festival 2016 LA MONTAGNE MAGIQUE di Anca Damian, mentre la sera si chiude in bellezza con il gran finale: proiezione del documentario vincitore e sorprese per i festeggiamenti dei 30 anni della Rassegna.

Camilla Martina