L'orso bruno nelle Alpi. Intervista con il regista Enrico Costanzo

Ha girato documentari praticamente in ogni parte del mondo, poi negli ultimi anni ha puntato la telecamera sulla natura delle Alpi, dedicando una serie di monografie alla flora e alla fauna delle montagne. Non fa eccezione il suo film in concorso quest'anno al Sondrio Festival, L'orso bruno nelle Alpi: Enrico Costanzo è uno dei documentaristi italiani più conosciuti e attivi, vincitore di numerosi premi a livello nazionale e internazionale, e la sua opera sabato 18 novembre accompagnerà il pubblico a scoprire la vita degli orsi nel susseguirsi delle stagioni, seguendo le vicissitudini di una coppia di plantigradi nelle Alpi orientali. Un'idea che «parte da molto lontano», spiega Costanzo: «Nel 1994 ho iniziato le riprese del documentario dal titolo L'orso delle Alpi un amico ritornato, patrocinato dal Wwf Italia – racconta il regista -, mi erano giunte notizie che nel Bellunese era stato avvistato qualche esemplare di orso arrivato dalla Slovenia spontaneamente, attraverso corridoi faunistici. Nel girare il documentario mi sono reso conto che anche lince e lupo attraverso le stesse strade incominciavano ad arrivare, ed ecco allora il secondo documentario Il ritorno dei grandi carnivori sulle Alpi Italiane per il Wwf Italia, finito nel 2000». Negli anni poi è partito il progetto di reintroduzione “Life Ursus” - di cui si è parlato anche al Sondrio Festival negli anni scorsi, insieme a tanti esperti italiani e stranieri – e i plantigradi pian piano hanno fatto capolino in molte zone delle Alpi, compresa la provincia di Sondrio. «Gli orsi avendo trovato un habitat favorevole si sono riprodotti e sono presenti in molte aree del nostro territorio – ricorda Costanzo -. Ultimamente però ci sono stati alcuni incidenti e le polemiche non si contano, tutti dicono la loro creando una gran confusione. Da lì è partita l'idea di realizzare un documentario sulla vita e l'etologia dell'orso nel territorio alpino». E sempre alle Alpi saranno dedicate anche le prossime opere del regista italiano: «Attualmente sto lavorando ad un documentario sull'Alta Valsugana – racconta Costanzo -, mentre il prossimo progetto sarà sulla microfauna dei boschi».

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