Biologo, ricercatore e divulgatore scientifico, Vincenzo Venuto non si accontenta di studiare e parlare di natura, Vincenzo ha scelto di viverla, e ha deciso di farlo fino in fondo. Da cinque anni è conduttore di “Missione Natura”, trasmissione televisiva in onda su LA7 e da qualche giorno è possibile trovare il suo ultimo libro fra gli scaffali delle migliori librerie. Tra un’immersione e un appostamento nei luoghi più sperduti del Pianeta, la star di “Missione Natura” farà presto tappa nel capoluogo valtellinese come ospite d’eccezione di Sondrio Festival, alle prese con i bambini nell’ambito di una serie di attività didattiche.
“Sono felice di intraprendere quest’iniziativa - confessa Vincenzo -. Ho un ottimo rapporto con i bambini e mi diverto molto a raccontare la natura attraverso delle storie. Attrarre l’attenzione dei più piccoli è sempre un’impresa difficile, questa sarà per me una bella sfida, speriamo di vincerla!”. Grande professionista, uomo brillante e dinamico, Vincenzo ha accettato con piacere la proposta di Assomidop si partecipare alla rassegna di quest'anno. “Sono entusiasta di prendere parte al progetto, conoscevo già Sondrio Festival, si tratta di un evento importante e di grandissimo richiamo. Occasione ideale per parlare di natura a molte persone”.
Le nostre montagne non sono nuove al celebre ricercatore: “Abito ad Agrate Brianza e mi capita spesso di venire in Valtellina. Val di Mello e Val Zebrù sono tra le mie mete preferite”. Dopo la laurea in Scienze biologiche all’Università di Milano, si dedica alla ricerca con studi sulla comunicazione acustica degli animali e in particolare dei pappagalli africani. Biologo dunque, ma anche conduttore televisivo e scrittore di successo, quale di queste vesti sembrano calzarti meglio? “Il ruolo di divulgatore scientifico è senza dubbio quello che preferisco. Amo studiare i miei pappagalli. Tutto il resto è una declinazione della mia professione”.
Una vera passione per la natura e per gli animali che nel 2006 ha portato Vincenzo a intraprendere la conduzione di “Missione Natura”, realizzando oltre 50 puntate della trasmissione. Parlare di natura non è cosa semplice, ma viverla a 360 gradi deve esserlo ancora di più. “Non è difficile - spiega l’esperto -. Direi piuttosto che è molto divertente! Le difficoltà maggiori sono legate invece ai tempi televisivi, frenetici e molto ridotti a causa della continua necessità di contenere il più possibile i costi. E ancora le estenuanti corse tra un aeroporto e l’altro. Quando siamo in viaggio si lavora tutto il giorno, i tempi di una trasmissione del genere sono ben diversi da quelli di un documentario che spesso viene girato per mesi interi. Qui tutto avviene rapidamente, gli animali non aspettano certo di essere ripresi!”.
Passione ed entusiasmo da vendere, un’energia contagiosa che traspare dallo schermo. Guardando il suo programma si ha come l’impressione che Vincenzo riesca ad appassionare anche gli spettatori meno avvezzi al genere del documentario. “L’idea era proprio questa - ci conferma -. Catturare l’interesse di un pubblico più ampio. La ricetta è stata quella di raccontare una storia di animali e natura che fosse vera e di cui io sono il protagonista. Un protagonista attivo, che vive questa storia fino in fondo sporcandosi le mani”. Ed ecco svelato il segreto, i suoi viaggi sono avvincenti racconti e la sua missione è senza dubbio la natura.
“Fra le avventure più memorabili c’è sicuramente la spedizione di quest’anno a Coco Island, a oltre 500 chilometri dalla terraferma nel bel mezzo del Pacifico. Un piccolo gioiello, una foresta impenetrabile in cui ogni immersione era un incontro straordinario. E ancora Galapagos e Namibia in Africa meridionale”. Una memoria impressa delle più affascinanti immagini, cartoline viventi di posti perlopiù inaccessibili e lo zaino ben ancorato alla schiena per le più disparate destinazioni: Honduras, Sudafrica, Madagascar, Ecuador, Australia, Zambia, Canada, Borneo, Egitto, Filippine, Sulawesi, Repubblica Centrafricana, Niger, Uganda, Argentina, Norvegia e naturalmente Italia.
Quasi cinquanta puntate dedicate alla scoperta di curiosità e stranezze scientifiche del pianeta. Ma come ogni viaggio che si rispetti, anche quelli di Vincenzo non sono certo privi di contrattempi e imprevisti. “Contrattempi e imprevisti? Sono mille gli episodi curiosi e le disavventure…c’ho scritto un libro - scherza con quel fare spigliato che lo contraddistingue -. In Messico, ad esempio, un gruppo di balene grigie non voleva proprio saperne di farsi riprendere dalle telecamere. I grandi mammiferi si fanno vedere molto brevemente sulla superficie, ma appena ci immergevamo in acqua loro scappavano. Improvvisamente un enorme maschio si è avvicinato cominciando a grattare sotto la nostra barca per poi sbucare senza preavviso, inondandomi d’acqua con un grosso spruzzo, un’emozione pazzesca e inaspettata, proprio come un bacio”.
Non ci si annoia di certo in mezzo alla natura, a contatto con le più straordinarie specie animali, ma a volte il pericolo è proprio dietro l’angolo. “A Los Lllanos, in Venezuela, era stata avvistata una anaconda gigante che aveva catturato un caimano, così decidiamo di avvicinarci per descrivere meglio la scena di predazione, nella convinzione che il caimano fosse morto. Ma non era così, il caimano era ancora vivo ed è riuscito a liberarsi, con grande preoccupazione mia e della troupe”.
Leopardi nello “Zibaldone” ci ricorda che “la natura non ci ha solamente dato il desiderio della felicità, ma il bisogno; vero bisogno, come quel di cibarsi”. Dunque per tutti coloro che hanno “fame di natura” l'appuntamento è dal 10 al 16 ottobre con Sondrio Festival, mostra internazionale di documentari sui parchi. E da martedì 11 a giovedì 13 il testimonial d'eccezione Vincenzo Venuto animerà le attività didattiche insieme ai ragazzi delle scuole medie, mentre sabato 15, in una serata speciale, presenterà il suo ultimo libro per Corbaccio, “Missione Natura” in cui narra appunto l’esperienza del programma televisivo, in collaborazione con esperti come David Attenborough e Austin Stevens.