Film premiati 2020

La Giuria internazionale di Sondrio Festival 2020 – Mostra Internazionale dei Documentari sui Parchi, composta da Daniela Berta (presidente della giuria), Naomi Boak, Fathollah Amiri, Loredana Dresti e Federica Gironi, riunita in videochiamata Skype nei giorni 14 e 21 novembre 2020, dopo aver visionato le quattordici opere in concorso, ha assegnato i seguenti premi:

The members of the International Panel of Judges of Sondrio Festival 2020 - International Documentary Film Festival on Parks - Daniela Berta (chairperson), Naomi Boak, Fathollah Amiri, Loredana Dresti and Federica Gironi, who met on Skype video call on November 14th and 21st, after the viewing of the fourteen documentaries taking part to the competition, awarded the following prizes:

 

Primo Premio “Città di Sondrio” (Euro 4.000,00)

First Prize – “Town of Sondrio” Award (Euro 4.000,00)

per/for

LA TAIGA. LE FORESTE DEL GRANDE NORD

titolo originale/original title: DIE WÄLDER DES NORDENS
di/by: Kevin McMahon
produzione/produced by: Primitive Entertainment

Efficacia del messaggio, chiarezza dei dati, qualità narrativa e tecnica sono combinati in questo documentario ottimamente informativo ed educativo, fluido e godibile, dedicato all’area sub-artica, uno dei punti focali per il riscaldamento globale. Le strategie di sopravvivenza e la successione naturale della vegetazione dopo gli eventi distruttivi sono posti in relazione con le tematiche più urgenti riguardanti il cambiamento climatico e la sostenibilità ambientale globale.

Effectiveness of the message, clarity of the data, narrative and technical quality are combined in this fluid and enjoyable, informative and educational documentary devoted to the sub-Arctic area, a bellwether for global warming. The survival strategies and natural succession of vegetation after destructive events are related to the most urgent issues concerning climate change and global environmental sustainability.

 

Premio Parco Nazionale dello Stelvio (Euro 3.000,00)

Stelvio National Park Award (Euro 3.000,00)

per/for

SALMONE ROSSO DEL PACIFICO: IL TESORO DELLA KAMCHATKA

titolo originale/original title: SOCKEYE SALMON. RED FISH
di/by: Dmitriy Shpilenok
produzione/produced by: SHPILENOKFILM

Mentre celebra il salmone come specie-chiave dell’ecosistema della Kamchatka, il documentario racconta l’interdipendenza tra uomo e ambiente, lanciando - tramite la denuncia del bracconaggio -un forte messaggio etico in favore della preservazione di questo equilibrio. La notevole qualità cinematografica, anche nelle riprese subacquee, offre momenti di alta contemplazione della natura, nei quali il commento musicale valorizza l’atmosfera del luogo e lo spirito della narrazione.

While celebrating the salmon as a keystone species of the Kamchatka ecosystem, the documentary tells the interdependence between man and the environment, launching - through the denunciation of poaching - a strong ethical message in favor of the protection of this balance. The remarkable cinematic quality, even in underwater shooting, offers moments of high contemplation of nature, in which the musical track enhances the atmosphere of the place and the spirit of the narrative.

 

Premio “Regione Lombardia” (Euro 3.000,00)

Lombardy Region” Award (Euro 3.000,00)

per il miglior documentario sugli aspetti naturalistici, culturali, paesaggistici ed economici delle aree protette all’interno dell’Unione Europea
for the best documentary that highlights the aspects of nature, culture, landscape and economy in protected areas within the European Union

per/for

I PRATI - UN PARADISO PERDUTO? (THE MEADOW – PARADISE LOST)

titolo originale/original title: DIE WIESE - EIN VERLORENES PARADIES?
di/by: Jan Haft
produzione/produced by: Nautilusfilm GmbH

Per il focus su una presenza apparentemente ordinaria, che diventa tema di grande interesse grazie all’introduzione di una prospettiva nuova e affascinante sui prati, rivelando l’assoluta non casualità delle loro caratteristiche di biodiversità. Con una narrazione convincente, The Meadow pone meritoriamente in luce il problema, diffuso in tutta Europa, della concimazione con eccessive quantità di azoto, che cambia la composizione dei prati e ne altera gli equilibri. Qualità tecnica delle riprese micro, uso preciso del time lapse e delle immagini aeree valorizzano la ricchezza e la precisione delle informazioni scientifiche.

Focusing on an apparently commonplace presence, this film brings us a new and fascinating perspective on the meadows, revealing the absolute non-randomness of their biodiversity characteristics. With compelling storytelling, The Meadow highlights the problem, widespread throughout Europe, of fertilization with excessive amounts of nitrogen, which changes the composition of meadows and alters their balance. Technical quality of macro cinematography, precise use of time lapse and aerial images highlight the richness and precision of scientific information.

 

Menzione Speciale / Special mention

per/for

IL TEMPO DI UNA VITA (A LIFETIME – THE TIME OF YOUR LIFE)

titolo originale/original title: LE TEMPS D’UNE VIE
di/by: Véronique, Anne e Erik Lapied
produzione/produced by: Lapiedfilm

Le sfide della vita che stagione dopo stagione un animale deve affrontare su un terreno molto difficile come l’alta montagna, sono restituite con una forza narrativa che sa coinvolgere e appassionare. Una buona storia raccontata con buona tecnica, evidente nella gestione equilibrata delle riprese, della fotografia e del montaggio.

The challenges of life that an animal has to face season after season in a very difficult terrain like the high mountains, are told with a narrative force that engages with passion. A good story told with good technique, evident in the balanced integration of sound, photography and editing.

 

Premio "Renata Viviani" assegnato dalla Giuria del CAI / "Renata Viviani" award, assigned by CAI Jury

per/for

SALMONE ROSSO DEL PACIFICO: IL TESORO DELLA KAMCHATKA

titolo originale/original title: SOCKEYE SALMON: RED FISH
di/by: Dmitry Shpilenok
produzione/produced by: Shpilenokfilm

“Nessun uomo è un’ isola, intero in se stesso. Ogni uomo è un pezzo del Continente, una parte della Terra". Scrisse  Hemingway in "Per chi suona la campana" citando il poeta John Donne.
 
Abbiamo voluto premiare un esempio di lotta attiva per la salvaguardia di una comune risorsa, una comunità che dall'errore altrui di sentirsi unico ed eterno padrone ha visto provocare il consumo fino al rischio di esaurimento del proprio prezioso capitale naturale, e cerca di combattere con tutte le armi a sua disposizione perché il danno non diventi irreversibile; perché questo comprometterebbe la sua stessa presenza in quel territorio; senza arrendersi nonostante la violenza e la potenza dell’offensore.
Lo sfruttamento intensivo e sregolato della pesca e dell'industria del caviale, anche nelle sue deviazioni del bracconaggio, hanno messo a rischio il delicato ecosistema all'interno del quale oltre all'uomo e il pesce si trovano l'orso e la foresta. 
Come il salmone ritorna a deporre le sue uova in un ciclo ancestrale e benedetto da dove era partito, così l'uomo si deve inserire in un meccanismo perfetto e lo deve fare rispettando regole precise per non far crollare un sistema vincolato a precise regole di Natura.
Premiamo la storia, la lotta, la volontà, la tenacia di uomini forti e impegnati, e con essi il seme piantato in giovani generazioni perché loro sanno che "se un giorno non ci fossero più salmoni gli orsi si arrabbierebbero con noi umani, perché noi avremmo scardinato le regole ".
Ricordiamocelo. Sempre 

 

“No man is an island, Entire of itself, Every man is a piece of the Continent, A part of the main”. So wrote Hemingway in “For Whom the Bell Tolls”, quoting the poet John Donne
We wanted to reward an example of an active struggle for the protection of a common resource, a community that from the error of feeling unique and eternal master saw the provocation of consumption up to the risk of exhaustion of its precious natural capital, and seeks to fight with all the weapons at its disposal so that the damage does not become irreversible; because this would compromise its very presence in that territory, without surrendering despite the violence and the power of the offender.

The intensive and unregulated exploitation of fishing and caviar industry, even in its diversions of poaching, has put at risk the delicate ecosystem within which, in addition to man and fish, there are the bear and the forest.
As the salmon returns where it started to lay its eggs in an ancestral and blessed cycle, so the man must insert himself in a perfect mechanism and must do it respecting precise rules in order not to let collapse a system bound to the precise rules of Nature.

We reward the history, the struggle, the will, the tenacity of strong and committed men, and with them the seed planted in young generations because they know that "shouldn’t one day be any more salmons, the bears would be angry at us humans, because this would mean that we broke the rules ".

Let’s remember that. Always

 

Premio "Achille Berbenni" assegnato dalla Giuria del Pubblico / "Achille Berbenni" award, assigned by Audience Jury

per/for

OKAVANGO. IL FIUME DEI SOGNI

titolo originale/original title: OKAVANGO. RIVER OF DREAMS
di/by: Dereck Joubert
produzione/produced by: TerraMater Factual Studios GmbH / Wildlife Films Production in co produzione con Thirteen Production, Doclights / NDR Naturfilm in associazione con PBS CPB Arte France / NGC Channels

Per aver raccontato, in maniera completa ed articolata, la vita in un luogo apparentemente inabitabile, dimostrando una consapevolezza stilistica che si ripromette di governare  sguardi eterogenei: dall’osservativo, al descrittivo, all’onirico. Con un’amorevole indagine visiva, l’autore condivide con lo spettatore la tenerezza e le premurose attenzioni delle madri nei confronti dei cuccioli,  il cui sguardo penetrante rimane fisso nei nostri occhi.
Con il minimo delle parole ed  il massimo dell’impatto emotivo, raggiunto attraverso il lirismo delle  immagini (le atmosfere rarefatte delle zebre sullo sfondo della luna, lo stormo dei fenicotteri in volo, la silhouette della giraffa racchiusa  in una goccia) assistiamo allo scorrere silenzioso della vita in questo ambiente sospeso tra passato, presente e futuro, dove tanti animali si contendono poca acqua, sale e vegetazione.
Scriveva Grazia Deledda in “Canne al vento”:” La vita passa e noi la lasciamo passare come l’acqua del fiume e solo quando manca ci accorgiamo che  manca”.
Ebbene, in maniera elegante e delicata, il documentario si chiude con una riflessione: questo luogo è un tesoro il cui futuro è interamente nelle nostre mani.

 

For having told, in a complete and articulate way, life in an apparently uninhabitable place, demonstrating a stylistic awareness that aims to manage heterogeneous looks: from the observational one, to the descriptive and to the dreamlike ones. With a loving visual investigation, the author shares with the viewer the tenderness and the caring attentions of mothers towards their puppies, whose piercing gaze remains fixed in our eyes.
With the minimum of words and the maximum of emotional impact, reached through the lyricism of the images (the rarefied atmospheres of the zebras on the background of the moon, the flock of flamingos during their flight, the silhouette of the giraffe enclosed in a drop) we witness the silent flow of life in this environment suspended between past, present and future, where many animals compete for just a bit of water, salt and vegetation.
 
Grazia Deledda wrote in "Canne al vento":" Life passes and we let it pass like the water of the river and only when it is missing we realize that it is lacking".
 
Well, in an elegant and delicate way, the documentary concludes with a reflection: this place is a treasure whose future is entirely in our hands.
 
 

Premio Giuria degli Studenti / Student's Jury Awards

per/for

CUTE LITTLE KILLERS

di/by: Ruth Berry

produzione/produced by: Terra Mater Factual Studios GmbH

Il documentario “Cute Little Killers” è stato il più votato dalla giuria degli studenti e ha stupito per il contenuto e la lodevole qualità di immagini e suono.
Questo lavoro si è guadagnato l’approvazione generale grazie anche al montaggio che ha reso il documentario più efficace nella veicolazione del messaggio.
Questo filmato può catturare perfettamente l’attenzione dello spettatore nonostante parli di un tema piuttosto inusuale, che include la vita di marsupiali spesso poco considerati.
Inoltre l’idea di concentrarsi su questi animali che vivono solo in Australia è stata una scelta coraggiosa, e la giusta decisione per evidenziare le differenze tra ecosistemi naturali.
Il lavoro di osservazione è incentrato sulla vita di piccoli predatori marsupiali.
Questi, pur appartenendo a diverse specie, sono accomunate dalla passione per il sangue, le ossa e la carne. Un argomento davvero originale!
Le scene vengono completate da una colonna sonora molto gradevole e da chiare spiegazioni di un ranger.
Il documentario è narrato dal punto di vista degli animali, e questo lo rende ancora più appassionante e coinvolgente.
Entrare nella tana dei piccoli marsupiali è stato emozionante e interessante. 
Presentare tre dei più strani marsupiali quali il Numbat, il Northern Quoll e il Dibbler veicola un messaggio forte di coinvolgimento per la protezione di queste e di tutte le specie a rischio. 
Lo spettatore viene colpito e ispirato da come i rangers o semplici amanti della natura siano impegnati per proteggerli.
Questo documentario davvero merita di essere incoronato vincitore del concorso.

 

The documentary “Cute Little Killers” was the students’ jury favourite because the content impressed them a lot and the quality of the audio and shooting was commendable as all the assembly work and its overall effectiveness.
This film can perfectly get the viewer's attention despite talking about a quite unusual theme and often underrated marsupials. Moreover the idea of paying attention to animals living only in Australia, it's been a brave and right choice to highlight the diversity of Nature
The focus was on the lives of different little predators with pouches passionate for blood, bone and meat in Australia: a really original subject. 
The scenes were matched by an enjoyable soundtrack and by some clear explanations of a ranger. 
The fact that the documentary was narrated from the animals’ point of view, made it more passionate and involving.
Entering the small marsupials’dens was exciting and interesting.  Introducing three of the strangest marsupials: the numbat, the northern quoll, the dibbler conveys a strong message to protect them and all the species at risk and shows how rangers and nature lovers commit themselves to keep them safe. This film really deserves to be crowned as the best of the contest.

SondrioFestival