Inizialmente riscaldata dal sole autunnale e poi rinfrescata dalla pioggia, l'intensa giornata di ieri di Sondrio Festival ha goduto della visione di "HAVE YOU SEEN THE ARANA?" di Sunanda Bhat e delle premiazioni della 10a edizione del CONCORSO LETTERARIO RENZO SERTOLI SALIS. Promosso dal Lions club Sondrio Host, dalle Fondazioni Pro Valtellina e gruppo Credito Valtellinese e intitolato al benemerito socio del Lions Club Sondrio Host, figura di primo piano della cultura locale militante, il premio, la cui autorevolezza è testimoniata dai nomi dei componenti la Giuria (Giancarlo MAJORINO, presidente, Ernesto FERRERO, Gilberto ISELLA, Giorgio LUZZI, Cristina PEDRANA) e dall’albo dei premiati dal 1993 a oggi, si è svolto come l’edizione precedente. Il riconoscimento maggiore, intitolato a Renzo Sertoli Salis (5.000 euro, offerto dalla Fondazione Pro Valtellina), non a concorso ma assegnato “alla carriera” dalla Giuria, per il 2014, è stato attribuito alla poetessa Patrizia CAVALLI. A concorso, invece, il premio di poesia “Grytzko Mascioni” (3.500 euro, offerto dalla Fondazione Gruppo Credito Valtellinese) destinato alla miglior opera edita nel biennio 2012/2013 che è stato attribuito ex aequo ai poeti Gabriele FRASCA per l’opera Rimi, edita da Einaudi e Patrizia SANTI per l’opera Frammenti, periferici, edita dalla Società Editrice Fiorentina. Sempre a concorso, il Premio di poesia “Camillo De Piaz” (1.500 euro, offerto da Lions Club Sondrio) per la migliore opera prima, assegnato a Bernardo PACINI per Cos’è il rosso, edito da Edizioni della Meridiana.
La sera, poi, per i "salotti letterario scientifici" protagonista VALTELLINA ECOENRGY, progetto promosso dalle associazioni di categoria provinciali con l'obiettivo di costituire e alimentare un centro di eccellenza ed un percorso di efficienza energetica ed edilizia sostenibile. Sul palco il dottor Gianfilippo Colasanto e l’Ing. Francesco Pradella di Politec (braccio operativo insieme al Politecnico di Milano) che hanno sottolineato le ragioni per cui il protocollo rappresenta un’opportunità di risparmio per il cittadino e di miglioramento complessivo della qualità dell’edilizia del territorio della provincia. La certificazione volontaria Valtellina EcoEnergy si applica ai fini del contenimento dei consumi energetici e della riduzione delle emissioni inquinanti nel caso di opere di ristrutturazione degli edifici e degli impianti esistenti, ampliamenti volumetrici, recupero ai fini abitativi di sottotetti esistenti e installazione di nuovi impianti in edifici esistenti, progettazione e realizzazione di edifici di nuova costruzione e degli impianti in essi installati. Un'idea per cambiare la vita, nel segno del risparmio e del rispetto dell'ambiente. Immancabile spunto riflessivo prima delle proiezioni in concorso: PARADISO RITROVATO di Tom Swartwout sugli uccelli che colorano la Papua Nuova Guinea, tra i più strani e curiosi per colori, movimenti e piumaggio, LA TERRA DELLE ISOLE CHE SCOMPAIONO di Vasiliy Sarana sul fiume Lena che parte come un ruscello per poi formare il più grande delta dell’Artide un labirinto intricato di terra e acqua in costante mutamento. In sala era presente il produttore Riho Västrik che ha espresso le emozioni provate durante le riprese e l'importanza di dare voce alla natura. Infine, KALAHARI di Hugh Pearson sulle condizioni estreme del deserto che, però, non impediscono alla vita di scorrere: un universo faunistico affascinante e a tratti divertente, grazie alla narrazione vivace di questo film prodotto dalla Bbc.
Oggi, sabato 11, si è proseguito con il convegno “ORTI DI CASA: L'AGRICOLTURA FAMIGLIARE REALTÀ A CONFRONTO”. Sul palco Fausto Gusmeroli, ricercatore Fondazione Fojanini e docente di Ecologia Agraria all'Univesità degli Studi di Milano, Chiara Colombini, Sara Petrucci, rispettivamente naturalista specializzata in orticoltura biologica urbana e agronoma specializzata in agricoltura biologica, Andrea Fiozzi e Alice Iori, rispettivamente responsabile del centro di educazione ambientale Parcobaleno e Università degli Orti di Mantova. Tra i tanti aspetti toccati, il fatto che l'orto urbano e, in generale, la pratica della coltivazione, portati avanti con metodi bio, possano avere anche finalità sociali, coinvolgendo persone senza fissa dimora o dal vissuto difficile, come sta facendo, alle porte di Milano, Mia (Milano in azione, associazione nata per dare sostegno a una delle fasce più deboli della società). Idea che ha stimolato attività collaterali, con disabili e con le scuole e sviluppato socialità, consentendo al contempo alla cittadinanza di avere ortaggi e frutta fresca a km zero. Gli orti collettivi, sono anche un modo di fare politica, dal basso, suggerendo ad amministratori e istituzioni soluzioni creative e utili su come impiegare il territorio, facendo qualcosa di bello e, perché no, divertente. Proprio come dimostra un'altra esperienza, questa volta a sud di Mantova, su terreni abbandonati che distano solo 900 metri linea d'aria dal centro della cittadina patrimonio Unesco. Area degradata con abusivismi edilizi e rifiuti che ha potuto riacquisire dignità e utilità sociale ed economica. Tema interessante da mettere in pratica con il LABORATORIO “orto da marciapiede… fare un orto": arredo urbano che spera nel contagio fra quartieri, angoli urbani, condomini e soprattutto persone, verso una prospettiva comune di ridefinizione del concetto di verde e giardino. Alle 18, in programma il fuori concorso ALTA VIA DEI PARCHI. VIAGGIO A PIEDI IN EMILIA-ROMAGNA di Serena Tommasini Degna, un itinerario speciale per conoscere il cuore di questa regione e, la sera, la presentazione di “LA SCUOLA PER ILTERRITORIO” dell'Istituto Piazzi-Lena Perpenti di Sondrio, con la distribuzione al pubblico delle brochure “Lanzada. La chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista”, “Il Parco delle Orobie Valtellinesi”, “La miniera della Bagnada”, “Valmalenco, la potenza dell’acqua”, e di AGRAIA (rete dei produttori agricoli locali, nata per perseguire, senza fini di lucro, il rilancio dell’agricoltura rurale di qualità con l’intento di promuovere la salvaguardia ambientale per le future generazioni) che racconta "I MILLE VOLTI DELLA CANAPA". Informazione che si accompagna al tocco di luce e colori dello spettacolo GLASS WORK e, ovviamente, all'incanto dei documentari in concorso: NOCKBERGE – ALLE PORTE DEL PARADISO di Waltraud Paschinger, LAPONIA - NATURE AND NATIVES di Andrea Barghi, SZIGETKÖZ - IL DELTA INTERNO DEL DANUBIO di Szabolcs Mosonyi.
Divertimento, stupore e conoscenza, come sempre sapientemente mescolati, che traghetteranno il pubblico al gran finale di domani, domenica 12. Alle 18, “W DI WALTER” di Paola Nessi e Rossana Podestà sulla figura di Walter Bonatti, uomo, scalatore, compagno e viaggiatore e, alle 20.45, la serata DI GALA con la PREMIAZIONE e la PROIEZIONE DEL DOCUMENTARIO VINCITORE che avrà LICIA COLO’ come madrina d'eccezione. La grande famiglia di Sondrio Festival con il suo pubblico, cuore pulsate, ancora unita per un ultimo, intenso momento che suggella una settimana ricca di spunti di cui far tesoro.