Alle pendici di un vulcano, la natura letteralmente rinasce dalle ceneri della lava raffreddata. Da qui "Tempio della fenice", il titolo accattivante ed evocativo del documentario di Francois De Riberolles. "Insieme al produttore Bertrand Loyer -spiega il regista- abbiamo realizzato una serie sulla fauna che gravita intorno ai vulcani e una sulla tematiche della rigenerazione dopo un'eruzione. Questa capacità di ricostruire dal nulla un ecosistema complesso è affascinante. Visualmente il tempio della fenice promette d'essere molto forte, ma anche una vera e bella storia da raccontare". Il regista e la sua troupe, hanno girato per un totale di dieci settimane, ripartite in 4 turni. Nessuna difficoltà incontrata, anzi. "Credo che i momenti più belli siano stati le notti, quando abbiamo scoperto con l'operatore Jerome Bouvier le straordinarie capacità della camera termica. Tutte le sequenze girate con i pipistrelli sono eccezionali, con una nota particolare per i vampiri". I lavori fatti dal regista In passato sono una dozzina, ma, prima di affrontare i suoi lavori, ha lavorato molto su quelli degli altri. "Il Tempio della fenice è uno dei miei preferiti, per il fatto che, per comprendere il progressivo evolversi della situazione, abbiamo veramente scritto la storia con la telecamera. Abbiamo portato avanti una vera inchiesta per poter raccontare la storia nella maniera più esatta e affascinante possibile". In questo momento il professionista sta realizzando un film di 90 minuti sulla luna o, meglio, a proposito della luna, un soggetto appassionante che miscela la natura, l'uomo, la scienza e le credenze.