"Poche persone hanno familiarità con il Delta dello Yukon, rifugio dei migratori, perchè è davvero lontano e di difficile accesso", esordisce il regista Eric Liner, descrivendo il suo documentario "Sulle rotte dei migratori – il delta dello Yukon". "Si tratta di un vasto deserto robusto che supporta un'incredibile varietà di fauna selvatica e rappresenta uno dei più importanti luoghi del mondo per il ripopolamento degli uccelli migratori e acquatici. Questo è il motivo che lo rende così importante a livello internazionale. Ma nonostante il valore che ha per gli uccelli migratori, la sua lontananza gli ha gli permesso di rimanere una perla nascosta del sistema americano dei rifugi. Ho visitato il Delta dello Yukon due volte, una in autunno, l'altra in primavera, durante la stagione migratoria. Il tempo è incredibilmente imprevedibile e stimolante in quella parte del mondo. La nebbia può stazionare per molti giorni e impedire completamente le riprese. Ma nonostante le difficoltà è una delle più belle e veramente remote aree che abbia mai avuto la possibilità di visitare. Durante la stagione riproduttiva non è possibile camminare per più di 20 metri senza incontrare la nidificazione di un uccello, e ci sono così tante e diverse specie. E nel bel mezzo della notte, l'intero posto vive dei versi di svassi, cigni, gru, uccelli limicoli e uccelli canterini, come una giungla artica", conclude l'artista della ripresa ricordando che, attualmente, sta girando un film su un bellissimo e raro uccello nel sud-est asiatico che dovrebbe concludere nell'autunno del 2015.