Si alza il sipario ed è subito un grande compleanno per Sondrio Festival. Varcando ufficialmente la soglia dei 30, l'età più bella, la Rassegna internazionale dei documentari sui parchi ha ripercorso anni di storia per ritornare al presente e proiettarsi nel futuro, ancor più propositiva. "Sondrio Festival da sempre lavora per regalare uno sguardo che non si fermi alla natura, ma sappia leggere dentro il reale quotidiano i meccanismi della società che non sono affatto disancorati dai temi ambientali -commenta da palco Marina Cotelli, Assessore alla cultura e all’istruzione del Comune di Sondrio e Presidente di Assomidop, associazione culturale che organizza la Rassegna - Con l’edizione del trentennale tornano gli animali simbolo, i totem, e tra questi il lupo il cui ritorno sulle Alpi ha destato nuove, arcaiche, incontrollabili paure. E’, questa, l’epoca delle paure. Spesso non suffragate da dati reali. Viviamo nuovi medioevi del cuore, scopriamo nuove superstizioni. Parlare di lupi significa, quindi, andare a indagare i meccanismi della percezione collettiva. Chiederci se davvero sappiamo leggere i dati della realtà con approccio razionale. Se sappiamo controllare il terrore. Significa chiederci chi e cosa. Chi, oggi, è il nostro lupo personale, chi è il lupo che ci fa paura, quali sono i lupi dai quali temiamo di essere aggrediti. E chi sono i narratori di queste invasioni presunte. Forse, in fondo, parlare di lupi significa proporre una diversa antropologia culturale". Queste paure, per Cotelli, possono essere affrontate sfoderando l'arma della parola. "La poesia fa anche questo. Dà un nome esatto alle cose", conclude affidando la scena a PAROLE NOTE di Giancarlo Cattaneo e Maurizio Rossato di Radio Capital. Il loro è un programma notturno diventato format: un flusso di musica elettronica e di immagini evocative ed avvolgenti di natura, ambiente, persone, accompagnato da testi e poesie.
A Sondrio Festival, la parola accompagna sempre l'immagine in tutti i documentari in concorso. Il primo è stato ALBANIA SELVAGGIA – LA TERRA DELLE AQUILE di Cornelia Volk. Come spiega la regista, introdotta da Gigliola Amonini, voce del Festival, l’Albania è un paese ricco di tesori naturali nascosti. Un forziere che racchiude paradisi selvaggi osservati, nel documentario, da un punto privilegiato, quello dell'aquila, emblema del Paese. A seguire, sul grande schermo, è stato proiettato L’AMAZZONIA DELL’ASIA: AMUR, IL DRAGO NERO di Klaus Feichtenberger. "Una bella storia ha un inizio, uno svolgimento, una fine, anche se non necessariamente in quest’ordine. E questa bella storia è cominciata proprio qui, circa 25 anni fa - esordisce il regista dal palco -E ora sta per concludersi: è la storia della mia vita di documentarista d’ambiente. Sono arrivato qui nel 1992, da completo principiante. Rimasi molto impressionato dal film vincitore quell’anno, Il Cratere del dio della pioggia e dai due registi, Richard Matthews e Samantha Purdy. Richard purtroppo è morto qualche anno fa in un incidente aereo. Richard è stato di grande ispirazione per molti, certamente per me. Quell’anno a Sondrio incontrai registi da tutto il mondo, e quegli incontri mi aprirono gli occhi, a me, così ingenuo sul mondo del documentario naturalistico. E adesso, che sono quasi alla fine della carriera, il cerchio si chiude e son qui a parlare a Sondrio Festival che ha un posto speciale nel mio cuore e dove sono nuovamente tornato in questi anni. Senza Sondrio Festival, non avrei intrapreso la carriera di documentarista d’ambiente in età adulta: è stato gratificante, eccitante, arricchente sotto ogni profilo, e per questo vi devo un grazie di cuore". Anche questa è la magia del Festival: nei suoi 30 anni, ha lasciato il segno nel cuore e nella mente dei suoi protagonisti così come nel pubblico che, ancora una volta, non ha lesinato applausi.
Per gli spettatori, comodamente seduti nelle poltrone del Teatro sociale, è iniziata ieri una settimana di proiezioni, 12 per la precisione quelle in concorso (più le 6 fuori concorso), selezionate tra circa 80 pervenute, frutto del lavoro paziente e rispettoso di registi internazionali, provenienti da Stati Uniti, Francia, Germania, Austria, Ungheria, Italia.
Oggi, martedì 8, è la volta di FORESTE PRIMORDIALI: STORIA DI UNA RESURREZIONE di Rita Schlamberger e di JUMBO WILD: IL GRIZZLY, IL RESORT E I NATIVI di Nick Waggoner. A precederli, alle 20.30, CONTRATTO DI FIUME DELL’ALTO BACINO DEL FIUME ADDA e l'ospite d'eccezione MASSIMILIANO OSSINI, volto noto del piccolo schermo che, da settembre 2016, tiene compagnia al pubblico di “Mezzogiorno in Famiglia”, su Rai Due. Ossini sarà intervistato da Giancarlo Cattaneo. Oltre ai film in concorso, il fuori concorso ALTA SCUOLA di Michele Trentini (ore 18.15). Spettacolo all'interno del Teatro, iniziative tese a creare interazione all'esterno: tra le proposte all'insegna dell'edutainment, il planetario, la mostra sul lupo, quella sulle migrazioni degli uccelli e le attività ludico- didattiche dedicate a bambini e famiglie.
BUON COMPLEANNO SONDRIO FESTIVAL! AL VIA LA SETTIMANA DI FESTEGGIAMENTI COI I RACCONTI E I VOLTI DEI PROTAGONISTI DELLA RASSEGNA