Il fiume Okavango, nell’Africa sudoccidentale, nasce nel profondo degli altopiani dell’Angola ma invece di scorrere verso ovest verso l’Oceano Atlantico si dirige ad est, verso l’entroterra. In Botswana, le sue acque creano un enorme delta per poi scomparire nel deserto del Kalahari, in parte evaporando, in parte nelle profondità del terreno. Il delta dell’Okavango è una vera meraviglia naturale: un’oasi improbabile, un paradiso lussureggiante nel mezzo di un deserto ostile, che ospita, sostiene e nutre un’incredibile varietà di fauna selvatica. “Inferno” – il terzo episodio della serie “Okavango – Il fiume dei sogni” esplora il Basso Okavango svelando cosa accade al termine del suo corso. Scopriamo così il luogo in cui l’acqua scompare lasciando il posto al deserto, dove il paradiso si trasforma in inferno. Eppure ci sono creature che sono riuscite ad adattarsi a queste condizioni estreme e hanno imparato a sopravvivere in queste zone inospitali. Moporoto, una femmina di leopardo, ha imparato a cacciare dall’alto, appostandosi sui rami dell’albero delle salsicce (chiamato Moporoto in lingua locale) e aspettando che l’antilope si avvicini per nutrirsi dei fiori caduti dall’albero. Nel pieno della stagione secca per sopravvivere i leopardi sono costretti a spostarsi costantemente in cerca di cibo e spesso sono costretti a nutrirsi di pesci morti e talvolta di ippopotami intrappolati nel fango, nelle pozze d’acqua asciugate nel pieno della stagione secca. Branchi di zebre e gnu migrano fino alle aride pianure in cerca di sale, essenziale per la loro sopravvivenza. Tutte le specie sono costantemente in movimento per poter sopravvivere in questa terra estrema, nel delta del fiume Okavango.
Okavango. Il fiume dei sogni
Okavango. River of dreams
Austria
2019
Durata:
52 minuti
Regia:
Dereck Joubert
Area trattata:
TerraMater Factual Studios GmbH / Wildlife Films Production in co produzione con Thirteen Production, Doclights / NDR Naturfilm in associazione con PBS CPB Arte France / NGC Channels - Area trattata: Parco Nazionale di Makgadikgadi Pans (Botswana)