Nel 1989 la caduta della cortina di ferro tra Est e Ovest ha reso disponibili nuovi spazi - anche per gli animali. Ma le recinzioni, costruite per bloccare i profughi del sud, sono state ripristinate. Queste barriere violano le leggi europee e mettono a repentaglio molti degli sforzi paneuropei di rafforzare le popolazioni di specie rare, come quello della lince dinarica. Nel maggio 2019, due esemplari maschi di lince, dalla Romania sono stati messi in libertà in Croazia e Slovenia per rinnovare il patrimonio genetico della piccola popolazione locale. Saranno in grado di trovare territori e partner? Ci sono spazi abbastanza ampi lungo il confine recentemente recintato? Gli orsi bruni troveranno nuovi percorsi? E le tartarughe nelle montagne bulgare di Strandzha riusciranno a sopravvivere di fronte a vecchi e nuovi recinti? I ricercatori cercano una risposta a questi interrogativi analizzando la situazione in Croazia, Slovenia e Bulgaria, ma anche in Messico, dove gli ambientalisti sono allarmati dal crescente muro tra l’Arizona e gli altopiani di Sonora. Il ritorno tanto atteso di castori e giaguari rischia di interrompersi bruscamente.