«Ce la faremo anche stavolta, ma dobbiamo darci una mossa in fretta»

Dal palco di Sondrio Festival l'appello di Cecchi Paone sui cambiamenti climatici

I cambiamenti climatici sono un problema epocale, ma «ce la faremo anche questa volta, perché l’uomo ha capacità di resilienza e adattamento straordinarie e perché sappiamo già quello che dobbiamo fare». È un messaggio di speranza e ottimismo quello lanciato dal palco del Teatro Sociale da Alessandro Cecchi Paone, l’ospite d’onore di sabato sera al Sondrio Festival 2017. Un ottimismo che non significa «stare fermi pensando che tutto comunque si sistemerà», ha rimarcato il giornalista e divulgatore scientifico, ma lavorare tutti insieme in una direzione ben precisa: «Arrabbiamoci con i Trump di turno, con chi non vuole agire – ha detto Cecchi Paone – e diamoci una mossa a fare l’unica cosa che si può fare, cioè passare dai combustibili fossili alle energie rinnovabili il più presto possibile, ricordandoci che l’uomo ce l’ha sempre fatta e ce la farà anche questa volta». Intervistato dalla giornalista de La Provincia Sara Baldini, l’anchor man (e docente universitario proprio nel campo del documentario) ha ripercorso tanti episodi e aneddoti della sua lunga carriera di giornalista e divulgatore, con un mix di competenza, ironia e autoironia che ha catturato il pubblico di Sondrio Festival, fra risate e momenti di riflessione: Cecchi Paone ha parlato dei suoi esordi a 15 anni nel tg dei ragazzi, delle esperienze con trasmissioni diventate popolarissime come La macchina del tempo, di episodi avvenuti durante la lavorazione di reportage e documentari, ma anche della partecipazione al reality L’isola dei famosi, «un modo per raggiungere il grande pubblico… e per rimettermi in forma, visto che ho perso 15 chili, per giunta in un posto meraviglioso», ha scherzato. Una conversazione con tanti cambi di atmosfera, insomma, e pure un fuori programma che ha rubato qualche minuto alla serata: in teatro, infatti, per un problema tecnico è scattato il sistema di allarme che impone l’evacuazione della sala. Gli spettatori sono usciti con calma e senza farsi prendere dal panico, i vigili del fuoco e i tecnici in pochissimo tempo hanno verificato la situazione e accertato che si trattava di un falso allarme, e la serata in pochi minuti è ripresa senza problemi.

Dopo l’intervista con Cecchi Paone, il pubblico si è goduto l’ultimo documentario in concorso, I cicli della Terra – Les saisons di Jacques Perrin, mentre per la rassegna fuori concorso – oltre alle “pillole” di Sval and Bard e Diverso è solo il punto di vista, che hanno accompagnato tutte e sei le serate di proiezione – il presidente del Rotary Club Mauro Boccardi, Ivano Foianini dell’Istituto Valtellinese di Mineralogia e la geologa Paola Tognini hanno presentato il filmato I tesori della valle dello Scerscen, di Tommaso Santagata, dedicato alle grotte in fase di esplorazione in Valmalenco.
 

Chiuse le proiezioni dei film in concorso, oggi a concludere l’avventura di Sondrio Festival 2017 - con la nuova formula su due weekend lunghi - sarà ancora un’ultima giornata speciale.

Alle 15,30, come di consueto, ci sarà la replica del film I cicli della Terra, poi alle 16,45 la compagnia Terzo Studio farà volare la fantasia di grandi e piccini con lo spettacolo Pindarico, uno show di illusionismo e trasformismo sui trampoli che porterà in piazza Garibaldi una vicenda fiabesca fra personaggi ora seri, ora buffi, in un mondo di creature straordinarie e improbabili incontri.

Alle 18 invece al Teatro Sociale sarà proiettato fuori concorso il film Oltre il confine di Andrea Azzetti e Federico Massa, che ripercorre le vicende di Ettore Castiglioni, scalatore, scrittore e partigiano che trovò la morte durante una drammatica fuga sulle montagne.

Anziché la tradizionale proiezione dei documentari vincitori, poi, la serata di gala di Sondrio Festival 2017 – condotta da Fabio Panzeri, direttore di TeleUnica - vedrà in scena uno spettacolo teatrale: La via incantata, di e con Marco Albino Ferrari (curatore del Museum hub di Castel Masegra), con le musiche dal vivo del chitarrista Denis Biason. Uno spettacolo di parole, suoni e immagini che trasporta il pubblico in un sorprendente viaggio nel tempo, sulle tracce dell’esploratore piemontese di fine Ottocento Giacomo Bove, attraverso coincidenze e colpi di scena fino alla trappola della notte artica, 35 settimane di attesa immobilizzati fra i ghiacci.

E ovviamente non mancherà la proclamazione dei documentari vincitori della 31esima edizione della Mostra internazionale dei documentari sui parchi: il primo premio “Città di Sondrio”, il premio Parco Nazionale dello Stelvio, il premio “Regione Lombardia” e il premio “Achille Berbenni” della giuria del pubblico e sponsorizzato da Aevv, oltre al riconoscimento assegnato dagli studenti delle scuole superiori.

Appuntamento alle 20,30 al Teatro Sociale, dunque, per il galà 2017 di Sondrio Festival.

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