Regalando riflessioni per una gestione ecologica ed economica del vivere quotidiano, mescolate all'intrattenimento irriverente di Jacopo Fo, la 28^ edizione di Sondrio Festival, Rassegna internazionale dei Documentari sui parchi organizzata da Assomidop, associazione culturale presieduta da Marina Cotelli, assessore alla cultura e all’istruzione del Comune di Sondrio, e diretta da Simona Nava, che unisce Comune di Sondrio, Cai, Consorzio Bim, Parco Nazionale dello Stelvio, Parco Regionale delle Orobie Valtellinesi e Camera di Commercio di Sondrio, ha spalancato ieri sera le braccia al suo pubblico che gremiva la tensostruttura di piazza Garibaldi a Sondrio. "Quella che è sicuramente una delle più interessanti iniziative del territorio - ha esordito il sindaco di Sondrio Alcide Molteni- è ancor più collocata in un solco di eco-compatibilità, con Secam e Aevv che si occupano di acqua, rifiuti e sostenibilità. Quello che riusciamo a fare lo facciamo assieme e con il pubblico che, con la sua assidua presenza, ci conferma come la via intrapresa sia giusta". Un percorso sempre ricco di novità e scoperte: "sentirete parlare di ecologia non in senso catastrofistico ma positivo, per plasmare la società partendo dal nostro piccolo. Ragionare di ecologia significa proprio questo: essere modellabili", ha commentato l'assessore Cotelli, ricordando anche il prezioso contributo del direttore Nava nell'aver dato al Festival un volto comunicativo e popolare, nell'accezione più nobile del termine. Alla "Prima" della Rassegna si è respirato clima di casa, anche grazie a Secam, nuovo partner (i cui rappresentanti erano in sala a fianco di autorità, enti soci di Assomidop, membri del Comitato scientifico e della Giuria tecnica, tra cui il giornalista Andreas Weissen di Alparc e Thomas V. Engberg del Servizio Parchi Nazionali degli Stati Uniti), che ha reso possibile la serata. Sul palco, introdotti da Gigliola Amonini, Fabio Roggiolani, vice presidente GIGA, Gruppo Informale per la Geotermia e l'Ambiente, Sauro Valentini, presidente GIGA-FREE, Giuliano Gabbani, Scienze della Terra Università di Firenze. "L'ecologia e la ricerca devono portare a soluzioni che possono essere applicate da tutti e senza appesantire i bilanci - ha esordito Roggiolani - Alla base di ogni strategia possibile ci sono le rinnovabili di cui la Valtellina, per molti aspetti, è antesignana".
Tra i colori caldi di una tensostruttura trasformata in savana, sotto lo sguardo attento del Tigrotto, sono stati dispensati assaggi di geotermia a bassa entalpia, che consente considerevoli risparmi in termini ambientali e monetari. Ritorno alla terra anche con la canapa, la cui coltivazione sta riprendendo piede in Italia, per passare poi alla ristrutturazione che fa dell'efficientamento energetico, grazie anche al biomattone, il suo cavallo di battaglia. Tanti gli aspetti toccati come la mobilità sostenibile, con la bici fotovoltaica e la green machine, i Fontanelli dell'acqua naturalizzata, la depurazione delle acque che oggi può essere fatta senza dispersione di odori cattivi e tramite strutture non impattanti e l'illuminazione pubblica a led. Argomenti attuali affrontati con esempi pratici fino all'estremizzazione ironica e dissacrante entrata in scena con Jacopo Fo. "La crisi c'è ma solo perché si spreca denaro inutilmente - esordisce Fo nel suo monologo "Ecologia, follia e dintorni"- Tra le tante utili e bellissime invenzioni che voglio ricordare c'è quella di Treviso: lo sapevate che con il suono, precisamente gli ultrasuoni, si può scaldare l'acqua risparmiando notevolmente? L'Italia è culla di cervelli ma anche Paese in cui manca la cultura della tecnologia, abbiamo, piuttosto, forme di demenza globale. Pensate anche solo agli sfalci, potrebbero essere usati per produrre energia e, invece, vengono smaltiti con ingenti spese". Paradossi, tra delirio e coscienza, sviscerati traghettando il divertito pubblico da una dimensione ambientale ad una interpersonale.
Antipasto ricco per una Rassegna che, da oggi, entra nel vivo. Alle 17,30 il documentario fuori concorso STELVIO – CROCEVIA DELLA PACE di Alessandro Melazzini che, attraverso l'intreccio tra interviste ai suoi visitatori, azioni ritmate, momenti di sospensione e squarci paesaggistici, ritrae con tocco spirituale lo Stelvio dei giorni nostri: cosa rimane di quel passato tragico e glorioso, durante il quale popoli vicini ma avversi si affrontarono nel gelo della Guerra Bianca, cosa rappresenta lo Stelvio oggi. Alle 20,30, poi, Sondrio Festival incontra "Alparc, Rete delle Aree Protette Alpine", con la proiezione La multivisione "Per le Alpi”. A seguire, dopo la “buone pratiche in pillole" videoregistrate da Jacopo Fo, i documentari in concorso GUADALQUIVIR – IL GRANDE FIUME di Joaquin Gutiérrez Acha, AUSTRALIA SELVAGGIA – LA FORESTA DEI KOALA di Thoralf Grospitz e Jens Westphalen. Domani, martedì 7 ottobre, alle 15, di scena il documentario fuori concorso verso Expo (in lingua originale) GOD SAVE THE GREEN di Michele Mellara e Alessandro Rossi. Alle 16,30 la replica delle proiezioni della sera precedente, alle 18.15 il cortometraggio fuori concorso VIGIA di Marcel Barelli e, alle 20,30, i "salotti letterari e scientifici" con la Serata Secam, relatore Fabio Roggiolani, seguita dai documentari in concorso: I SEGRETI DEI BOMBI di Kurt Mündl, ORGOGLIO di Roshan Patel e IL TEMPIO DELLE FENICI di Francois De Riberolles.