Everglades – una wilderness d'acqua di Zoltan Török

"Si tratta di un episodio in un grande serie in 8 parti sui parchi nazionali di Gli stati uniti - ci spiega Zoltan Török, regista di Everglades – una wilderness d'acqua- Nel 2011 ho avuto l'onore di essere invitato a farlo e, anche se solitamente preferisco produrre mie idee, non potevo dire di no a un progetto così eccitante e stimolante. Ci sono voluti più di tre anni per completare questo film". Ci Sono stati problemi nelle riprese? "Nel riprendere la natura selvaggia ci sono quasi solo problemi, tranne in quei pochi e fortunati giorni quando si è testimoni di qualcosa di raro e straordinario. Questo è stato il caso delle Everglades, ovviamente. Il problema più grande è stato il cambiamento climatico. In quei 3 anni che ho trascorso nel Sud della Florida niente ha funzionato come al solito: non c'è stata una vera stagione secca (molto importante per le Everglades), le piogge, arrivate in anticipo, hanno ucciso un sacco di pulcini, non c'è stata una vera e propria ondata di freddo come accade solitamente in inverno ecc. E' stato pazzesco, tutto era incalcolabile e imprevedibile a causa del tempo". Quali sono stati i più bei giorni o aspetti del lavoro? "Per le riprese mi sono trasferito con la mia famiglia, così abbiamo vissuto letteralmente a un tiro di schioppo dall'Everglades, in modo da essere pronti in caso succedesse qualcosa. Poi, vedere il tramonto tropicale quando si guida verso casa con l'auto o la barca da questo grande deserto acquoso è qualcosa di magico! Ma forse il momento più emozionante è stato quando abbiamo filmato i cerchi di fango che i delfini fanno per procacciarsi il cibo. Siamo stati fortunati di assistere al comportamento, abbiamo potuto filmare la sequenza sorprendente in una settimana".  Sui  progetti futuri? "Recentemente sto lavorando a un film sui Lemminis, un piccolo e delizioso roditore nel Nord della Scandinavia, che è molto importante nel ecosistema locale e sulla più grande menzogna della storia naturale circolata sul loro conto (che commettano un suicidio in massa). Ci libereremo di questa stupida credenza, spero". Quanto al Festival "Penso che sia fantastico avere un Festival del cinema Parchi. Idea brillante". 

Camilla Martina